La TECAR per curare l'artrosi dell'anca

COXARTROSI: PERCHE’ SI PUO’ TRATTARE L’ARTROSI ALL’ANCA CON LA TECARTERAPIA

L’artrosi all’anca (Coxartrosi) è una patologia cronico – degenerativa che compromette il normale funzionamento dell’articolazione colpita.
La Terapia Capacitiva Resistiva (TECAR) si configura come una terapia non invasiva basata sullo sfruttamento del calore per ristabilire la naturale omeostasi della zona interessata; sapevi che sempre più fisioterapisti stanno utilizzando questa metodica curativa? In questo articolo ti spieghiamo perché potrebbe fare al caso tuo!

L’artrosi si presenta come una condizione cronico – degenerativa a carico delle articolazioni, che si concretizza in un progressivo malfunzionamento dell’articolazione in seguito ad un assottigliamento del tessuto cartilagineo, la cui funzione è appunto quella di facilitare il movimento tra due ossa: appare dunque chiaro come la mancanza della cartilagine, o il suo assottigliamento, possa dar luogo a dolori e limitazioni di movimento.

La Coxartrosi, o artrosi dell’anca, si concretizza nell’assottigliamento o nella scomparsa della cartilagine tra l’osso femorale e la cavità acetabolare dell’anca: articolazione preposta al movimento degli arti inferiori. Nella fase iniziale, l’artrosi all’anca, si presenta con dolori leggeri e poco fastidiosi che nel tempo possono acutizzarsi e limitare molto la deambulazione

Le cause alla base della Coxartrosi possono essere ricondotte essenzialmente a:

  • Cause di tipo primario: l’insorgenza della patologia non si può ricondurre ad una causa scatenante ben identificata se non al naturale invecchiamento dell’apparato muscolo -scheletrico. In questo caso particolare si manifesta generalmente dopo i 60 anni;
  • Cause di tipo secondarie: in questo caso l’artrosi all’anca si manifesta come mera conseguenza di specifiche patologie e può insorgere anche in età precoce (35 – 40 anni);
    Le cause principali sono:

    • Traumi o fratture;
    • Malformazioni congenite;
    • Disturbi ormonali o metabolici;
    • Malattie reumatiche;
    • Cattiva postura;

A seconda del caso, le patologie a carico del sistema muscolo – scheletrico possono essere trattate in diversi modi: oltre alle ben note terapie farmacologiche, da qualche anno a questa parte sta riscuotendo largo consenso tra i fisioterapisti una nuova metodica curativa la Tecarterapia. La Terapia Capacitiva Resistiva sfrutta il principio della diatermia, cioè quello di “aumentare” la temperatura corporea in particolari zone interne del corpo ( cioè quelle direttamente interessate dalla patologia), in modo del tutto endogeno: il calore generato, sfruttando l’interazione dei campi magnetici, viene convogliato direttamente nella zona interessata per mezzo di opportuni solenoidi. 

I benefici relativi all’utilizzo terapeutico della TECAR sono:

  • Lenire condizioni croniche di dolore e infiammazione;
  • Incrementare l’afflusso sanguigno con relativo miglioramento dell’attività cellulare;
  • Riduzione rigidità articolare, dolore e spasmi;
  • Riassorbimento ematomi ed edemi;

La Tecarterapia, così come la Magnetoterapia, trovano particolare riscontro nel trattamento di numerose patologie, soprattutto osteoarticolari, che più di tutte reagiscono positivamente a questi trattamenti.

I benefici più immediati sono:

  • Riduzione della rigidità articolare;
  • Riduzione dolore;
  • Aumento dell’afflusso sanguigno;
  • Aumento estendibilità del collagene;