Tutto quello che ancora non sappiamo sulla Tecarterapia

Tutto quello che ancora non sappiamo sulla Tecarterapia

La Tecarterapia è una speciale tecnica che viene impiegata per velocizzare la ripresa da traumi e infortuni ed è utilizzata soprattutto in ambito sportivo da osteopati e fisioterapisti. Ma come funziona, esattamente, questa tecnica usata dagli specialisti e a cosa serve nello specifico?

La Tecarterapia è un trattamento ampiamente usato in fisioterapia, per la cura dell’apparato muscolo – scheletrico, nei casi in cui è stato sottoposto a traumi, per affrettarne la guarigione. Questo trattamento utilizza l’elettromagnetismo, cioè il calore, per aiutare il corpo a ripristinare i suoi meccanismi di autoriparazione, per far sì che ossa, muscoli e cartilagini si riprendano più velocemente dai traumi a cui sono stati costretti.

Grazie all’elettromagnetismo, che è il principio alla base di questa terapia, il calore non viene originato all’esterno, ma all’interno del corpo e comporta un’accelerazione del processo di ripresa dei tessuti. Sebbene in passato la Tecarterapia fosse applicata solo in ambito sportivo, per aiutare i professionisti a riprendere le forze più velocemente, oggi viene abbondantemente impiegata dai fisioterapisti per trattare diverse patologie.

Il massaggio effettuato sulla zona da trattare, favorisce la rigenerazione fisiologica tissutale tramite l’aumento della temperatura interna e il potenziale energetico delle cellule nei tessuti.

La fisioterapia tecar svolge tre principali azioni:

  • azione analgesica immediata ed efficace, funziona direttamente sulle terminazioni nervose
  • azione drenante dei tessuti
  • stimolazione funzionale del circolo periferico, incrementa la temperatura endogena grazie al movimento degli elettroliti che provocano un aumento del calore

È bene affiancare la cura farmacologica, analgesica e antinfiammatoria, alla terapia per potenziarne l’azione. La combinazione di terapia e medicinali permette infatti di ridurre ulteriormente i tempi di guarigione.

Generalmente, la Tecarterapia viene impiegata per la cura di lesioni muscolari e contratture e per il recupero da infortuni. È dunque indicata per essere applicata su pazienti affetti da:

  • borsiti
  • tendiniti e lesioni del tendine
  • lombalgie e mal di schiena lombare cronico
  • sciatalgie
  • cervicalgie
  • esiti di fratture
  • distorsioni
  • riabilitazione post – chrurgica (anche dopo aver effettuato un intervento per l’impianto di una prostesi)
  • adiposità localizzata, è infatti tra i trattamenti più efficaci per combattere la cellulite

Lo strumento che viene utilizzato per la Tecarterapia, diffonde un’energia elettromagnetica la cui polarizzazione varia costantemente. Questo comporta un movimento delle cariche all’interno del corpo, con un conseguente aumento della temperatura nella zona dove viene applicato il trattamento. Questo è possibile grazie al flusso sanguigno, che, grazie all’energia elettromagnetica sprigionata, aumenta nelle aree dove viene applicata la Tecarterapia.

La Tecarterapia opera in un raggio di radiofrequenze a onde lunghe a 0,5 Mhz, superiori a quelle che causano le contrazioni muscolari. È adeguato un elettrodo capacitivo o un elettrodo resistivo. Non ci sono controindicazioni particolari e la terapia è abbastanza innocua.
La corrente non passa per contatto diretto, come si può fantasticare, ma si presenta grazie a un movimento di attrazione e repulsione delle cariche ioniche naturali presenti nel corpo umano.
La superficie cutanea non viene così attraversata da alcuna forma di proiezione diretta di energia. Occorre però evitare di eseguirla in caso di stato di gravidanza, di pazienti portatori di pace maker o di protesi metalliche.